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“Crystalliazation” suggestion board by Valentina Desideri |
puntate vedremo le diverse fasi che caratterizzano il modello base del processo
progettuale, partendo dal momento in cui nasce l’idea fino a quando la
collezione sarà presentata ai buyer, alla stampa e al pubblico
fondamentale nella vita stessa del brand. Ad ogni stagione, attraverso la
presentazione della propria collezione, vengono messi in gioco non soltanto la
creatività, l’impegno e il duro lavoro dello stilista e del suo team, ma
soprattutto investimenti economici molto onerosi.
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The making of my illustrations dedicated to Andreas Kronthaler for Vivienne Westwood fall 2016 |
L’acquisto del materiali, il costo della progettazione e
della manodopera, la rete vendita, la comunicazione… Ognuno di questi elementi
ha spesso un costo esorbitante, e quindi un peso notevole nel bilanciamento del
budget aziendale.
sia fondamentale sviluppare e seguire una metodologia progettuale per la
creazione e lo sviluppo del prodotto.
processo creativo e sulla gestione del prodotto, per cercare di comprenderne i
meccanismi e migliorarne le procedure in funzione di una produzione sempre più
preformante.
In this context we can still understand better how is essential to develop and follow a design methodology for the creation and development of the product.
They have been made many studies on the functioning of the creative process and on the product management, to try to understand the mechanisms and improve procedures on the basis of a more and more performant production.
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Making of a fashion illustration in my studio |
La metodologia progettuale tradizionale per la realizzazione
di una collezione moda, di qualunque genere e target di clientela, coinvolge
diversi elementi chiave sia nell’ambito del design che quello produttivo. In
questo post vedremo le diverse fasi che caratterizzano il modello base del
processo produttivo. Data la
lunghezza dell’argomento trattato ho pensato di dividere il post in quattro
puntate, in modo da essere più chiaro e leggibile.
Essa può essere variata nelle dinamiche e nelle metodologie, a seconda
delle esigenze e delle preferenze del designer, del brand ed in riferimento al
mercato target.
una raccolta di immagini evocative che vengono composte in un mood board (di cui vi ho parlato qui). Altri modi per trovare l’ispirazione possono essere
anche l’acquisto di capi vintage (magari scovati in qualche mercatino o presso
i rivenditori specializzati come A.N.G.E.L.O) o la ricerca nelle pagine dei
libri di storia della moda e in vecchie riviste.
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A.N.G.E.L.O. vintage clothing showroom |
predizioni sui nuovi colori, i tessuti, i filati e le silhouette proposte dalle
trend agencies in grande anticipo su ogni stagione, che vengono presentate in
occasione delle fiere di settore o vengono fornite come servizio in un rapporto
di collaborazione diretta tra l’agenzia e la Maison di moda.
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Eclectic Trend for fall 2016 by Gudy Herder via Fashion Vignette |
Possiamo sintetizzare la fase concettuale in diversi
momenti, tutti egualmente fondamentali, che possono comunque subire variazioni
(in termini di durata ed importanza) a seconda delle scelte operate dallo
stilista
leitmotiv della collezione, che sarà espresso attraverso le forme, i colori ed
i tessuti degli abiti e degli accessori
RICERCA DELLE IMMAGINI EVOCATIVE: immagini che esprimono al meglio le sensazioni dello stilista, l’atmosfera evocata dal tema d’ispirazione, ma anche i dettagli costruttivi e di immagine del look desiderato
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My mood board wall |
REALIZZAZIONE DEL MOOD BOARD: le immagini vengono raccolte in una sorta di collage per creare una visione d’insieme che riesca ad esprimere il contenuto concettuale della collezione in un insieme coordinato ed armonioso
CREAZIONE DELLA CARTELLA COLORI: dalle immagini del mood board vengono estrapolati i colori della collezione, che saranno utilizzati per la tintura delle stoffe, dei filati di maglieria, degli accessori tecnici e dei decori
RICERCA DEL TESSUTO: parte fondamentale del processo concettuale poiché la scelta del tessuto determina l’andamento della collezione e può stimolare la ricerca di forme nuove appropriate alle sue caratteristiche; questo momento della fase concettuale può avvenire anche prima della creazione del mood board e della scelta dei colori, in particolar modo per le aziende di medie e piccole dimensioni che non possono permettersi tinture ad hoc per le proprie necessità
I’LL WAIT YOU NEXT WEEK TO SPEAK ABOUT THE SECOND PHASE OF DESIGN PROCESS