LEITMOTIV N° 4: The dialogue of opposites, act 2, essence

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Nel bilanciamento tra gli opposti vi è una sorta di equilibrio che corrisponde all’armonia  universale e a quella psichica dell’uomo.


(ENGLISH VERSION BELOW)

Radicata nella nostra memoria istintiva vi è il concetto, di
matrice sia classica che rinascimentale, secondo il quale ad un ordine esteriore
corrisponda quello interiore. 



Per questo motivo siamo perennemente alla ricerca di un punto di equilibrio, per bilanciare i nostri estremi (la nostra razionalità e la parte più istintiva), prediligendo per natura quello che si distingue e
risalta dalla massa informe del caos che ci circonda. 




“Concetto spaziale, attese” by Lucio Fontana

Inconsapevolmente Empedocle si
avvicinava alla filosofia dell’antica Cina, secondo la quale attraverso il
movimento degli opposti e complementari YIN (nero) e
YANG (bianco), la realtà
si esprime a noi e ogni forma di vita viene generata.



Aquarelle by Joachim Bndau







Il dialogo composto da due soli elementi ha in sé una sorta
di ingenuità che semplifica l’esistenza e la riconduce all’essenzialità massima
delle cose
, forse alla loro stessa sostanza.













Nella caleidoscopica frenesia della vita quotidiana la
purezza dei due non-colori ci riporta alla semplificazione, al concentrarci sui
minimi termini, sulle fondamenta. 









“A different kind of beauty” from The last Magazine


Il bianco e nero è sintesi della forma e
dell’immagine
, perché la priva di quegli elementi distoglienti e disturbanti
che sono gli attributi cromatici (concepiti come un frastuono di note nella
cacofonia generale). 



Il linguaggio visivo del bianco/nero facilita la
comprensione dell’essenziale, nella precisione quasi grammaticale della
spartizione dello spazio riservata alla riproduzione dell’immagine. 








Nella moda l’accostamento puro di questi due non-colori, puliti, essenziali, utilizzati con un approccio quasi meditativo, consente al creativo di concentrarsi sulla forma e sui volumi, sul loro rapporto con il corpo che l’abito veste, sullo spazio che essi insieme occupano.

Il Minimalismo che ne consegue è il risultato di un’analisi coscienziosa e serena della linea che separa il bianco candore della pelle dalla texture nera del drappo, che divide il giorno dalla notte, con la consapevolezza della necessità di entrambi.

Chiharu Okunugi in “Forbidden Colors” by Barnaby Roper for Model.com
Photo by ‘Maïmouna’ Patrizia Guerresi
Sebastian Wickeroth





Questo è la mia personalissima interpretazione dell’essenzialità della convivenza degli opposti. 






ENGLISH VERSION


In the balance between opposites, there is a kind of balance that corresponds to universal and psychic harmony of man.
Rooted in our instinctive memory is the concept, of matrix both classical and from the Renaissance, according to which to an external order corresponds the interior one

For this reason we are constantly looking for a point of equilibrium, to balance our extremes (our rationality and the most instinctive part), preferring for nature what is distinguished and stands out from the shapeless mass of chaos around us.  
Unknowingly Empedocles approached the philosophy of ancient China, according to which through the movement of opposites and complementary YIN (black) and YANG (white), the reality is expressed to us and all forms of life are generated
The dialogue composed of only two elements has, in it, a sort of ingenuity that simplifies the existence and leads to the maximum essentiality of things, perhaps to their own substance
In the kaleidoscopic frenzy of everyday life, the purity of the two noncolors brings us back to the simplification, to focus on minimum terms, on the foundations
The black and white is a synthesis of form and image, because it devoid of those disturbing elements that are the color attributes (conceived as a din of notes in a general cacophony). 
The visual language of the white / black facilitates understanding of the essential, in the almost grammatical accurated division of the space reserved for the reproduction of the image
In fashion the pure combination of these two noncolors, clean, essential, used with an almost meditative approach, allows the creative to focus on form and volume, on their relationship with the body that the dress covers, on the space that together they occupy. 
Minimalism that follows is the result of conscientious and serene analysis of the line that separates the whiteness of skin from the black texture of drape, which divides day from night, with the awareness of the need for both. 
This is my personal interpretation of the essentiality of the coexistence of opposites



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